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ALUNNO

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ALUNNO

IDEA FORMATIVA AGGREGANTE

L’Idea formativa aggregante, condivisa nel nostro Istituto, è l’educazione alla legalità, alla solidarietà e all’integrazione, che ha come obiettivo “la formazione di cittadini solidali e responsabili, aperti alle altre culture, liberi di esprimere i propri stati d’animo, capaci di gestire conflittualità e incertezze, operare scelte autonome e assumere decisioni volte all’affermazione della libertà e della giustizia”. Per raggiungere tale obiettivo, pertanto, viene usata una metodologia volta a: 

- porre gli alunni al centro dell’attività didattica considerandoli come soggetti in formazione e come persone con attenzione alla loro sfera emotiva, all’apprendimento cognitivo e a tutte le dimensioni di vita;

- valorizzare il successo formativo per tutti e per ciascuno;

- promuovere la capacità di discutere, di confrontarsi con le opinioni degli altri, di aprirsi al dialogo e alla relazione in una logica interculturale;

- promuovere la condivisione delle regole del vivere civile.

Tale metodologia contribuisce alla realizzazione del profilo delle competenze dell’alunno al termine del primo ciclo di istruzione, così come declinato nel nuovo testo delle Indicazioni nazionali, un alunno in grado di poter esercitare il pieno esercizio di cittadinanza e per ciò stesso capace di essere protagonista della propria crescita e di quella del paese.

 

CURRICOLO

Il curricolo, cuore didattico del Piano dell’Offerta Formativa, è lo strumento della progettazione, della ricerca educativa e dell’innovazione; è stato costruito nella scuola in rapporto dialettico con le istanze provenienti dalla comunità scientifica e dalla comunità sociale e locale e rappresenta lo strumento di dialogo e di concretizzazione tra visione e azione.

Scuola dell’Infanzia                                                   

I Campi di esperienza offrono occasioni per favorire lo sviluppo di competenze attraverso un approccio globale e unitario

Scuola Primaria

La Scuola Primaria è tesa al raggiungimento dei saperi irrinunciabili attraverso gli alfabeti delle discipline in un ambiente di apprendimento idoneo allo sviluppo del pensiero riflessivo e critico.

Scuola Secondaria di I grado

Le discipline vengono affrontate, in questo ordine di scuola, in modo più approfondito per favorire una padronanza maggiore nell’organizzazione delle conoscenze. Le discipline non sono concepite, però, come sentieri isolati, bensì come differenti punti di vista sulla realtà.

I tre ordini di scuola, pur nella loro specificità, hanno attenzioni comuni nell’intenzionalità del processo di insegnamento:

1. Individuare  saperi essenziali

2. Individuare le connessioni tra i saperi

3. Sviluppare  competenze trasversali

4. Promuovere la continuità formativa

5. Superare una “impostazione metodologica trasmissiva” 

      La Scuola di Base lavora per sviluppare negli alunni il pensiero plurale, l’amore per la conoscenza, l’imparare ad apprendere, l’autonomia di pensiero, la capacità di vivere insieme perché, come ci ricordano le Indicazioni, “non basta vivere nella società, ma questa stessa bisogna crearla continuamente insieme”. Le Indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia e della scuola del primo ciclo dedicano un intero paragrafo alla nuova idea di cittadinanza partendo dalla consapevolezza che “nulla può essere indifferente all’uomo” e che i problemi odierni vanno affrontati in un’ottica planetaria di comprensione, ascolto, responsabilità e collaborazione. Per educare i nostri alunni ad essere cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa, bisogna aiutarli “a mettere in relazione le molteplici esperienze culturali emerse nei diversi spazi e nei diversi tempi della storia europea e della storia dell’umanità”. Obiettivo fondamentale della scuola è quello di sviluppare un pensiero flessibile, aperto, problematico e antidogmatico, un pensiero capace di decentrarsi e di tornare arricchito dall’esperienza del confronto. Compito della scuola è quello di realizzare occasioni efficaci ed adeguate di apprendimento attraverso una didattica flessibile che valorizzi il patrimonio conoscitivo individuale e che consenta agli allievi di confrontarsi in contesti esperenziali. Lo sviluppo di competenze prevede, infatti, l'integrazione tra le risorse personali e le conoscenze per risolvere un problema in un contesto specifico. 

Curricolo verticale per competenze chiave

Curricolo per competenze chiave della scuola dell’Infanzia

UNITA’ DI APPRENDIMENTO (apri link)

L’Unità di apprendimento all’interno della Legge 53/03, insieme ai Piani di studio personalizzati e al Portfolio, rappresentano la strategia collegiale di passare ad un insegnamento che parta dall’alunno e lo renda protagonista consapevole del processo di apprendimento. In particolare è un modello sequenziale di azioni didattiche (sensibilizzazione con gli alunni e a partire dagli alunni, operatività e verifica) sostenuto da principi di carattere psicopedagogico. Ciò perché il docente, andando al di là dell’organizzazione ed esposizione dei contenuti disciplinari, seleziona le attività, che riguardano di volta in volta conoscenze e abilità disciplinari, secondo una sequenza che rispetta quella dei processi di apprendimento.

                  Tutto ciò si colloca e si integra con il disegno pedagogico delle Indicazioni per il curricolo che, parlando di Cultura-scuola-persona, insistono sulla formazione di una classe/gruppo, sulla promozione di legami cooperativi, sull’insegnare le regole del vivere e del convivere, sullo sviluppo armonico della persona all’interno del dettato costituzionale e della tradizione culturale europea. Da qui l’orizzonte di riferimento verso cui tendere delineato dal quadro delle 8 competenze chiave.

                  Sul piano della formazione docenti, numerosi sono ancora i confronti in consigli di classe per fasce di classi parallele per individuare unitariamente i percorsi che si divideranno unicamente per le sollecitazioni che si riceveranno dagli alunni nelle singole classi in vista della concretizzazione del prodotto. Tali momenti condotti da coordinatori di programmazione intermodulari, o coordinatori di fasce di classe sono considerati momenti di arricchimento e formazione intorno non solo alle strategie maggiormente efficaci ma anche e soprattutto intorno alle attenzioni che unitariamente il team dei docenti deve avere per arrivare al raggiungimento e allo sviluppo delle competenze di cittadinanza chiave. Queste ultime sono il punto di partenza al quale tutti devono lavorare e sul cui raggiungimento ci si confronterà per i termini valutativi.

                  Sul piano dei risultati didattici e quindi dell’alunno, ogni tentativo di insegnamento che parta dall’alunno stesso per arrivare a far maturare competenze attraverso esercizio di abilità e conoscenze può agire sulla motivazione allo studio, sull’affinamento di competenze relazionali, sull’esercizio di cittadinanza.

La logica di un lavoro che parte insieme (scheda idea progetto) per dividersi in percorsi nei quali ognuno interviene con la propria specificità disciplinare non trova unitarietà solo nella realizzazione di un unico prodotto ma, attraverso conoscenze e abilità disciplinari e un maggior fare degli alunni con l’insegnante di un ambiente di apprendimento, la classe, che si modifica all’occorrenza, costruisce, favorisce e osserva la maturazione di competenze trasversali (competenze di cittadinanza).

Finalità e tempi scuola degli ordini scolastici

Organizzazione del tempo nella scuola dell’Infanzia 

 

Tempo ridotto

Tempo normale

Via Adige

 

2 sezioni

Orario: 8-16

Borelli

1 sezione

Orario 8-13

2 sezioni

Orario: 8-16

 

Finalità e scopi della scuola dell’infanzia

 Negli anni dell’infanzia la scuola colloca i vissuti e le esperienze dei bambini in una prospettiva evolutiva, mediandoli culturalmente all’interno di un contesto sociale ed educativo intenzionalmente orientato al graduale sviluppo della competenza. Essa rappresenta spesso il primo luogo di aggregazione sociale ed ha il compito  di far vivere al bambino una dimensione di serenità e tranquillità; esclude la posizione scolasticistica (il precorrere le tappe dell’apprendimento della letto-scrittura), consolida  l’identità personale, favorisce lo sviluppo dell’autonomia, l’acquisizione delle competenze attraverso attività che favoriscano il senso percettivo, sociale e linguistico e consente di vivere le prime esperienze di cittadinanza. 

Sviluppare l’identità significa vivere serenamente la propria corporeità, star bene e sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un contesto sociale allargato. Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, acquisire la capacità di partecipare alle attività senza scoraggiarsi, provare piacere nel fare da sé, saper chiedere aiuto, partecipare alle decisioni motivando le proprie opinioni. Acquisire competenze significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’attitudine al confronto.

Sviluppare il senso della cittadinanza porta a scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire la vita quotidiana attraverso regole condivise; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso dell’ambiente, degli altri, della natura.

La Scuola dell’Infanzia intesa come primo anello formativo, anche grazie alla storia e alla specificità che le appartengono, può divenire il luogo privilegiato per la costruzione di ambienti di apprendimento cooperativo volti alla valorizzazione di un sapere dinamico, interdisciplinare, partecipativo ed egualitario.

Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con la comunità. Le competenze sono da intendere come traguardi di lungo periodo, indicano una direzione per il percorso di crescita, un orientamento da seguire. La competenza è un cantiere sempre aperto. La Scuola dell’Infanzia può dunque guardare a quelle competenze-chiave, interpretarle e tradurle sul piano operativo e didattico in modo adeguato all’età dei suoi piccoli alunni.

 Organizzazione del tempo nella scuola primaria

 

Tempo scuola 27 ore

Tempo scuola fino a 40 ore

Via Stadio

orario 8-13.30 dal lunedì al giovedì; 8.00-13.00 venerdì

 

Bersacchi

Orario 8.30-13.30 dal lunedì al venerdì con una permanenza pomeridiana

Orario 8.30-16.00 dal lunedì al venerdì

Tormancina

Orario 8.30-13.30 dal lunedì al venerdì con una permanenza settimanale fino alle 16.00

Possibilità di tempo potenziato dal lunedì al giovedì fino alle 16.00

 

Finalità e scopi della Scuola primaria

La Scuola primaria è il primo ingresso nel mondo dell’alfabetizzazione culturale e sociale, intesa non solo nella sua accezione di conoscenza della strumentalità degli apprendimenti di base, ma di approccio ai diversi linguaggi disciplinari, ai diversi modi/strumenti di leggere e interpretare la realtà. In particolare nel nostro istituto si lavora, in linea con le Indicazioni, a caratterizzare l’azione formativa rispettando gli stili cognitivi di ciascuno e garantendo a tutti lo sviluppo del pensiero riflessivo, critico e meta cognitivo.

Da alcuni anni i saperi fondanti le aree disciplinari sono stati declinati ed essenzializzati nei nuclei fondanti che hanno rappresentato la guida per l’azione didattica e per la predisposizione dell’attività di verifica.

Il tempo scuola comprende un quadro funzionale di 27 ore base + 3 ore opzionali a settimana. Queste tre ore opzionali comprendono attività laboratoriali, Ascolto e mi esprimo e Osservo e scopro, concepite come ampliamento delle discipline. Ascolto e mi esprimo è un laboratorio che si propone nelle prime due classi di scuola primaria ed ha, come obiettivo, l’espressione creativa di emozioni, pensieri, idee, vissuti, linguaggi verbali e non verbali. Osservo e scopro si propone per le classi terze, quarte e quinte della scuola primaria ed ha, come obiettivo, lo sviluppo della capacità di osservazione, e comprensione della realtà, della natura, dei fenomeni naturali e dell’intervento dell’uomo nel proprio territorio.  

 

Anno

IRC

Italiano

Inglese

Storia

Geografia

Matematica

Scienze

Tecnol

inform

Musica

Arte e

Immagine

Scienze  motorie

Tot

I

2

8

1

2

1

7

1

1

1

1

2

27

II

2

8

2

2

1

7

1

1

1

1

1

27

III

2

6

3

2

2

6

2

1

1

1

1

27

IV

2

6

3

2

2

6

2

1

1

1

1

27

V

2

6

3

2

2

6

2

1

1

1

1

27

Le ore di base, ripartite per disciplina, sono così suddivise:

 

Organizzazione del tempo nella scuola secondaria di primo grado

Sede

Orario

Via Ticino

Orario: 8.15-14.15 dal lunedì al venerdì

Via Adda

Orario: 8.00-14.00 dal lunedì al venerdì

 

Finalità e scopi della Scuola secondaria di primo grado

Nella scuola secondaria le discipline, che via via si caratterizzano sempre più per la specificità dei propri linguaggi, sono presentate agli alunni come mezzi-lenti per conoscere il mondo, bussole per orientarsi nella conoscenza, strumenti per rappresentarsi il mondo. Particolare attenzione, in questi ultimi anni, l’istituto sta facendo per raccordare gli interventi tanto da garantire all’alunno di approcciarsi e risolvere le situazioni e i nodi della conoscenza attraverso un approccio multidisciplinare. L’individuazione, anche in questo ordine di scuola, dei nuclei fondanti della disciplina, ha avuto lo scopo di caratterizzare l’ambito disciplinare in modo così preciso da “snellire” l’approccio didattico e facilitare lo studio. L’istituto sta lavorando ad approcci metodologici che favoriscano lo sviluppo di competenze sempre più ampie e trasversali, condizione per l’esercizio di una cittadinanza attiva e responsabile. L’assetto disciplinare della scuola secondaria di primo grado è strutturato, con cadenza settimanale, come segue:

discipline

Tempo obbligatorio

Discipline

Tempo obbligatorio

Religione cattolica

1

Matematica

4

Italiano

6

Scienze

2

Storia

2

Tecnologia

2

Geografia

2

Arte e immagine

2

Scienze motorie

2

Seconda lingua

2

Inglese

3

Musica

2

 

 

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