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INCLUSIONE

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INCLUSIONE

Con la pubblicazione delle "Linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità" (agosto 2009) la visione della disabilità proposta non è più basata esclusivamente sui deficit della persona, ma sull’interazione fra il funzionamento della persona e le caratteristiche del contesto sociale. Tale visione è in sintonia con i principi della “Classificazione internazionale del funzionamento della salute e della disabilità (International Classification of Funtioning, Disability and Health, ICF). Sottolineando la corresponsabilità educativa e formativa dei docenti, il documento ribadisce che la logica dell’integrazione è sistemica, deve impegnare l’intera comunità scolastica.

La direttiva ministeriale del 27/12/2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” introduce e connota alcune tipologie di disturbi come afferenti a bisogni educativi speciali per i quali sono indicati misure dispensative e strumenti compensativi. Tale direttiva e la conseguente circolare n. 8 del 6/3/2013 invitano le scuole a prestare una cura particolare per queste categorie di alunni con percorsi volti al successo formativo. La dimensione dell’inlcusività è da pensare e progettare ad un duplice livello: uno interno che riguarda la capacità di accogliere e riformulare scelte organizzative, progettuali, metodologiche, didattiche e logistiche; uno esterno di inclusione che attivi e coinvolga la collaborazione e l’alleanza tra la scuola, servizi, famiglia, istituzioni, associazionismo. 

Ciò consente di lavorare sull’autonomia della persona, disabile o con BES, attraverso un programma di interventi capace di costruire la rete intorno all’alunno; una rete che metta l’alunno in condizione di sapersi e potersi governare e alla quale si può attingere.

Nel piano di inclusione sono programmate le azioni e le unità coinvolte nella prospettiva dell’inclusione e della promozione del diritto allo studio. L’attività progettuale del nostro Istituto si declina anche attraverso l’attuazione dei laboratori d’inclusione che riguardano diverse aree tematiche: espressiva, motoria, cognitiva per permettere agli alunni di “mettersi in gioco” in ambiti diversi.

Le finalità dei laboratori sono:

  • integrare le diverse competenze di alunni con difficoltà e non;
  • dare loro la possibilità di sperimentarsi in uno spazio espressivo più ristretto rispetto al gruppo classe;
  • entrare in contatto con bambini/ragazzi di altre classi per un arricchimento personale;
  • esprimere le proprie potenzialità;
  • provare a superare le proprie difficoltà;
  • promuovere l’autonomia dell’alunno in un contesto più consono alle sue capacità;
  • sperimentare modalità di apprendimento trasversali.

I laboratori sono condotti da docenti dell’Istituto con formazione specifica, si svolgono durante tutto l’anno scolastico, in orario scolastico, con cadenza settimanale di due ore.

 

Misure educative e didattiche di supporto

Gli altri strumenti dei quali ci si avvale sono:

  • il PEI (Piano Educativo Individualizzato), il piano di lavoro predisposto all’inizio di ogni anno scolastico basato sulle caratteristiche e le potenzialità del singolo alunno;
  • il PDF (Profilo Dinamico Funzionale), indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le sue difficoltà di apprendimento e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate e rappresenta il documento che deve accompagnare gli alunni nei passaggi di ordine;
  • il Progetto Integrato, il piano di lavoro predisposto dall’insegnante di sostegno insieme all’educatore che segue l’alunno per facilitare la sua integrazione scolastica
  • il PDP (Piano Didattico Personalizzato), nel quale sono indicati gli strumenti compensativi e le misure dispensative per favorire il successo scolastico e riduree i disagi emotivo-relazionali per gli alunni con DSA.
  • il Protocollo di accoglienza per gli alunni con DSA

Nella predisposizione della documentazione in questione è fondamentale il raccordo con la famiglia, che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastici. 

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